Il colosso Nokia sta lottando per cercare di rimanere a galla nel vasto panorama della telefonia mobile; ma l’azienda si trova in difficoltà e ha annunciato che proseguirà con i propri piani e chiuderà l’ultima fabbrica produttiva presente in Finlandia.
La scelta della chiusura di questa struttura fa parte del piano della Nokia per cercare di tagliare i costi e fronteggiare le spese sempre crescenti della produzione in Europa, spostando le proprie fabbriche altrove, dove la manodopera risulta meno costosa.
La Nokia ha già chiuso persi stabilimenti in Europa, licenziando 3.700 persone. Il piano di chiusura è iniziato il 14 giugno e fa parte di un più ampio progetto che prevede il licenziamento di 10.000 operai e impiegati della compagnia con l’obiettivo di un ridimensionamento globale e un abbassamento nelle spese di gestione e manutenzione.
Questa fabbrica era l’ultima rimasta aperta e operativa in Finlandia e in Europa.
Nell’annuncio di chiusura la Nokia ha confermato che 780 persone perderanno il proprio posto di lavoro entro la fine di quest’anno.
Per anni la Nokia è stata leader indiscussa del mercato dei cellulari, ma nell’ultimo periodo lo sviluppo del mercato della concorrenza ha limitato la compagnia: la creazione di cellulari basati su sistemi iOS, Android e Blackberry ha fornito perse alternative molto valide agli utenti. E la Nokia non è riuscita a rimanere al passo.
La compagnia solo ultimamente ha firmato un accordo per poter installare sui propri telefoni il sistema operativo Windows, anche se ancora la maggior parte dei telefoni in commercio sono basati sul datato sistema operativo Symbian.
Grazie all’avvento di Google Android, grandi compagnie come Samsung, Motorola e HTC si sono mosse, compiendo balzi da gigante nella tecnologia e dotando i propri dispositivi delle funzioni più disparate.
Nel frattempo la Nokia ha continuato a perdere soldi non essendo in grado di reagire all’innovazione tecnologica.
Fonte: http://www.noncipossocredere.com/2012/08/01/la-nokia-chiude-lultima-fabbrica-in-finlandia-il-declino-di-un-colosso-2/
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